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Cometa di Halley

Inseguendo la Cometa di Halley

 

Edmond Halley fu il primo a riconoscere che le comete osservate nel 1531, 1607 e 1682 avevano proprietà orbitali notevolmente simili e suggerì che potesse trattarsi dello stesso oggetto, che tornava regolarmente nei nostri cieli.

L’immagine mostra la cometa di Halley fotografata sullo sfondo della via lattea tra l’8 e il 9 aprile 1986 dal Kuiper Airbone Observatory. Le immagini delle stelle di sfondo sono leggermente mosse per poter seguire la cometa nel suo moto.

Quando la cometa di Halley tornò nel 1986, il suo nucleo venne fotografato per la prima volta da una vera e propria flotta di satelliti. In particolare, la sonda europea Giotto riuscì a fotografare e analizzare il nucleo da soli 500 km di distanza scoprendo che si trattava di un corpo scuro e allungato.

 

 

La cometa di Halley è una delle più famose e brillanti comete. È così chiamata in onore di Edmond Halley, che per primo ne predisse il ritorno nel 1756 sfruttando la legge di gravitazione universale di Newton. L’ultimo passaggio della cometa di Halley nei dintorni della Terra è avvenuto nel 1986 e il prossimo passaggio è atteso per il 2061. In questa immagine si possono notare le due code, quella azzurra di plasma e quella più grande e affusolata di polveri, caratteristiche di tutte le comete.

Nella notte tra il 13 e il 14 marzo 1986, la sonda spaziale Giotto dell’Agenzia Spaziale Europea è volata a soli 596 km dalla cometa di Halley rivelando, per la prima volta, il nucleo di una cometa. Queste sono sei immagini dallo storicoflyby di Giotto. Il primo scatto (in alto a sinistra) è stato raccolto a circa tre ore prima del punto di massima vicinanza, da una distanza di 766371 km, e l’ultimo (in basso a destra) è stato preso a 1917 km dal nucleo. Mentre Giotto si avvicinava ancora, le immagini mostravano un oggetto a forma di patata estremamente scuro di 15 x 7,2 x 7,2 km.