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Da visitare

Tesori storici di Castel San Pietro

La visita di Castel San Pietro Terme non può che cominciare dal Cassero, simbolo della città risalente alla sua fondazione, massiccio baluardo di difesa all’ingresso del Castello il cui torresotto fu successivamente alzato a formare l’attuale torre, che oggi ospita il Teatro Comunale. Storicamente dal Cassero si diramava la cinta muraria che circondava tutto il paese, di cui oggi rimane solamente uno dei torrioni situato ad est del Cassero e lunghi tratti lungo il lato ovest del centro storico (Via Castelfidardo). Fuori le mura, nella zona del “Borgo”, è possibile visitare l’area archeologica di Via San Pietro, dove sono state riportate alla luce le fondamenta di una basilica paleocristiana datata al VI secolo. Passando sotto il Cassero e percorrendo la centrale via Matteotti si giunge in P.zza XX Settembre, che ospita la colonna con la statua della Madonna del Rosario, eretta dopo il terremoto del 1779. Dalla piazza è possibile osservare il Palazzo Comunale, risalente alla metà dell’800, e il Santuario del SS. Crocifisso, costruito nel 1741 per ospitare un’antica statua del crocifisso venerata dal 1749. Sulla sinistra del Santuario sorge il campanile del 1930 che custodisce un carillon composto da 55 campane, unico in Europa per il particolare organo a tastiera realizzato da Giulio Gollini. Dalla piazza è possibile osservare anche la Parrocchia di Santa Maria Maggiore, la cui costruzione risale ai primi anni della fondazione del paese. La facciata della chiesa ha recuperato l’aspetto quattrocentesco con le pregevoli terrecotte del portale, mentre l’interno deriva dalla ristrutturazione di metà del 1700. La chiesa ospita anche il prestigioso presepe dell’artista Cleto Tomba. Di particolare rilevanza, inoltre, anche la Chiesa e il Convento dei Frati Cappuccini del ‘600, contenente pregevoli dipinti del Sansone, del Calvi e del Crespi. La pala dell’altare maggiore è opera del Massari, allievo del Carracci. Nelle frazioni è d’obbligo una visita alla Chiesa di San Lorenzo a Varignana, con la suggestiva cripta risalente al IX secolo; al Santuario della Beata Vergine nella frazione di Poggio, costruito tra il 1551 e il 1554; a Montecalderaro al Santuario della Beata Vergine del Lato, risalente al 1631 e ampliata nel XIX secolo, e alla Chiesa di San Martino, semidistrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e divenuta simbolo della Linea Gotica. Inoltre da non dimenticare la Chiesa di S. Giorgio ad Osteria Grande, risalente al 1898, la Chiesa di S. Bartolomeo di Frassineto a Molino Nuovo e la Chiesa di San Mamante a Liano.

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